martedì 8 maggio 2007

Jo e Mike

Ricevo dalla Fibologa Elo questo Fibo che raggiungendo il 14° numero della serie, ovvero il 377, supera in lunghezza il Fibo "Serail Killer" del Fibologo Fabio, che si fermava al 13° numero della serie, ovvero il 233.
Complimenti Elo, non ho contato le sillabe ma mi fido...
A chi volesse verificare, auguro buona conta!


1 - Jo

1 - e

2 - Mike

3 - erano

5 - grandi amici,

8 - giornalmente uscivano,

13 - giornalmente si dicevano tutto quanto.

21 - Un giovedì, però, Mike non rispose alla chiamata di Jo, perché?

34 - Perché mai quel giorno Mike non si fece trovare? Jo non riusciva a darsi pace e infine andò da lui.

55 - In tutti quegli anni Jo non era mai stato a casa di Mike. In tanti anni Mike non era mai stato a casa di Jo. Egli ci pensò solo allora, solo allora capì.

89 - Quel giorno Jo capì che la loro grande amicizia era fatta solo di lunghe chiacchierate serali, di pochi racconti privati e di molti commenti sul mondo e soprattutto di numerose critiche sugli altri. Quel giorno Jo capì di sapere veramente poco del suo Mike.

144 - In preda a questi pensieri, Jo fece le scale due alla volta e raggiunse il terzo e ultimo piano della palazzina, dove si trovava l'appartamento di Mike. Bussò ripetutamente alla porta sino a che una donna sulla cinquantina non aprì domandando quale urgenza ci fosse e chi cercasse.
Jo non aveva assolutamente idea di chi fosse quella donna e di chi rappresentasse per Mike. Forse la madre? Forse la sorella?

233 - Jo non sapeva che cosa fare. La donna insistette dunque nel domandare all'uomo che aveva davanti chi cercasse e che cosa volesse. Jo riacquistò la parola e chiese di Mike. “Mike chi?” chiese la donna. “Mike Constantine” rispose l'uomo. “Qui non abita nessun Mike Constantine” disse la donna e immediatamente sbattè la porta in faccia a Jo.
Jo vinse l'istinto di suonare nuovamente e proprio in quel preciso momento il suo cellulare squillò: era Mike. “Mike, dove ti eri cacciato? Ti ho cercato all'indirizzo di casa che mi avevi dato ma una donna mi ha detto che non abiti lì”.
Dall'altro capo del telefono nessuna risposta, poi lentamente un lamento: Mike stava piangendo.

377 - Si diedero appuntamento al solito posto e lì Mike, trattenendo a stento le lacrime, confessò. Il suo vero nome era Robert Fox, era stato arrestato nel duemila per l'assassinio della moglie ed era stato rilasciato il giorno che lui e Jo si erano conosciuti. Quel giorno Robert non se la sentì di raccontare la sua vera storia e così si inventò un nome, un lavoro e una casa.
In realtà Robert abitava per strada e ogni mattina si recava in un ricovero per lavarsi e mangiare un boccone.
Chiedeva a Jo di non abbandonarlo come avevano fatto parenti e amici durante e dopo il carcere. Giurava a Jo di essere quello che aveva conosciuto, aveva sbagliato a commettere un omicidio, ma ora era cambiato e aveva bisogno di Jo e della sua amicizia.
Jo dapprima rimase zitto. Poi volle sapere perché era arrivato a uccidere.
Le lacrime aumentarono e a stento Jo sentì l'amico dire “La trovai a letto con un altro uomo”. Jo si prese un lungo minuto per pensare e poi disse: “La tua pena l'hai scontata, prendi le tue cose e vieni a stare da me!”.



Elo

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Grazie Seb! Ho contato e ricontato le sillabe...spero di non aver sbagliato :-)
Alla prossima! Elo

Anonimo ha detto...

grandi amicisono 4 sillabe