martedì 6 febbraio 2007

Ma chi era Fibonacci?

Leonardo Fibonacci, vero nome Leonardo da Pisa o Leonardo Pisano (Pisa, ca. 1170 - Pisa, ca. 1250) fu un matematico italiano conosciuto prevalentemente con il semplice soprannome di Fibonacci.
Assieme ad altri matematici del tempo, contribuì alla rinascita delle
scienze esatte dopo la decadenza dell'ultima parte dell'età classica e del primo Medioevo.
Assieme al padre Guglielmo, rappresentante dei mercanti della Repubblica di Pisa nella regione di Bugia in Cabilia (Algeria), passò alcuni anni in quella città, dove studiò i procedimenti aritmetici che gli Arabi stavano diffondendo nelle regioni del mondo islamico. Alcuni di tali procedimenti erano stati introdotti per la prima volta dagli Indiani, cultura molto diversa da quella mediterranea. Proprio per perfezionare queste conoscenze, Fibonacci viaggiò molto, arrivando fino a Costantinopoli, alternando il commercio con gli studi matematici.
Verso il
1200 rientrò a Pisa, dove negli anni successivi pubblicò nel 1202 e nel 1228 la sua opera di quindici capitoli Liber Abaci, tramite la quale introdusse per la prima volta in Europa le nove cifre (da lui chiamate indiane), assieme al segno 0, "che in arabo è chiamato zefiro" (cap. I, con confronti con il sistema romano), presentò criteri di divisibilità, regole di calcolo di radicali quadratici e cubici ed altro. Introdusse con poco successo la barretta delle frazioni (nota al mondo arabo prima di lui) (cap. II-IV).
Per mostrare "
ad oculum" l'utilità del nuovo sistema egli pose sotto gli occhi del lettore una tabella comparativa di numeri scritti nei due sistemi, romano e indiano (che era si conosciuto ma se ne dubitava la superiorità su quello romano).
Sono anche compresi quesiti che gli furono posti, con la loro soluzione (uno dei capitoli trattava aritmetica commerciale, problemi di cambi, ecc...). Nonostante si tratti di un manoscritto, ne sono giunte alcune copie fino ai nostri tempi, assieme ad alcuni altri suoi libri; si ha notizia anche di altri scritti, però non rintracciabili.
L'eco di Fibonacci giunse anche alla corte di
Federico II del Sacro Romano Impero, soprattutto dopo che il suo matematico ebbe alcuni problemi risolti dal Fibonacci. Per questo motivo gli fu assegnato un vitalizio che gli permettesse di dedicarsi completamente ai suoi studi.
Fibonacci è noto soprattutto per la sequenza di numeri da lui ideata e conosciuta, appunto, come
successione di Fibonacci):
1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34, 55, 89, ....
in cui ogni termine, a parte il primo, è la somma dei precedenti due.Sembra che questa sequenza sia presente in diverse forme naturali (per esempio, negli sviluppi delle spirali delle conchiglie, ecc...).




Tratto da Wikipedia

4 commenti:

Anonimo ha detto...

propongo un post su lombroso

Sebone ha detto...

Ciao nick stavroghin (ma sei veneto?)
Direi che un post su Lombroso in questo sito sarebbe un po' OffTopic....
Ma se lo posti sul tuo sarò lieto di commentarlo.... adoro Lombroso!

Anonimo ha detto...

"...in cui ogni termine, a parte il primo, è la somma dei precedenti due.Sembra che questa sequenza sia presente in diverse forme naturali (per esempio, negli sviluppi delle spirali delle conchiglie, ecc...)."

non "sembra"... e'...
basta conoscere lo sviluppo della spirale... del mautilus e vedere
che i lati sono in proporzione aurea.
contare i grani di un girasole o di una pigna....

luca

Sebone ha detto...

Luca, hai perfettamente ragione, non "sembra" ma "è", assolutamente e definitivamente....
Sono purtroppo caduto in una delle famose inesattezze di Wikipedia... Maledetto taglia e incolla!